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Regolamento Indirizzo Musicale

Lo studio dello strumento in età scolare ha indubbiamente enormi vantaggi sotto diversi punti di vista, primo fra tutti l’acquisizione di un nuovo linguaggio.

Descrizione

La Musica e lo studio dello strumento comportano il raggiungimento di competenze provenienti da diversi settori di apprendimento: la disciplina, la costanza, la codificazione di una scrittura e lettura dello spartito, la capacità di introspezione ed il superamento dei propri limiti. Inoltre, lo studio dello strumento porta gli studenti al compimento di più azioni in contemporanea: la lettura dello spartito, la coordinazione dei movimenti necessari all’esecuzione, lo sviluppo dell’ascolto e l’espressività. La Musica possiede la caratteristica intrinseca di includere i più importanti aspetti della sfera umana.

Per tali ragioni, la normativa prevede e promuove la diffusione degli Indirizzi Musicali nel territorio.

A tal proposito si riportano alcuni passi del decreto interministeriale del 1° luglio 2022, n. 176, in vigore dal 1/9/2023, e che sostituisce il DM 201/99: L’Indirizzo Musicale costituisce parte integrante del Piano Triennale dell’Offerta Formativa (PTOF) dell’istituzione scolastica, in coerenza con il curricolo d’istituto e con le Indicazioni Nazionali di cui al D.M. n. 254/2012, e concorrono all’acquisizione del linguaggio musicale da parte degli alunni, integrando gli aspetti tecnico-pratici con quelli teorici, lessicali, storici e culturali attraverso l’insegnamento dello strumento e della disciplina di Musica.  

Pertanto, per gli alunni iscritti all’Indirizzo Musicale l’insegnamento dello strumento costituisce parte integrante dell’orario annuale personalizzato e concorre alla determinazione della validità dell’anno scolastico ai fini dell’ammissione alla classe successiva o agli esami di Stato.

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